L'UE conferma la data di lancio del nuovo sistema di frontiera per "aiutare a identificare i soggiornanti abusivi"

Il cosiddetto sistema di ingresso/uscita (EES) avrebbe dovuto inizialmente entrare in vigore lo scorso novembre, ma è stato rinviato all'ultimo minuto perché diversi paesi non erano pronti.
L'EES registrerà la data di ingresso e di uscita dei visitatori e terrà traccia dei soggiorni eccedenti e degli ingressi rifiutati.
Saranno raccolti dati personali e biometrici dei viaggiatori, come immagini facciali e impronte digitali.
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L'introduzione del sistema ha sollevato timori di code e tempi di attesa più lunghi per chi viaggia verso l'Europa in treno, traghetti e aerei.
A marzo, gli Stati membri hanno concordato un'implementazione graduale che, secondo quanto dichiarato mercoledì dalla Commissione europea, inizierà il 12 ottobre.
"Ciò rafforzerà la sicurezza... aiutandoci a identificare chi soggiorna oltre il termine consentito, a prevenire movimenti irregolari e a ridurre le frodi documentali e di identità", ha affermato Magnus Brunner, commissario per le migrazioni.
Approvato per la prima volta nel 2017, il sistema automatizzato sarà utilizzato nei 27 paesi dell'UE, ad eccezione di Irlanda e Cipro.
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Anche Norvegia, Islanda, Svizzera e Liechtenstein, che non sono membri dell'UE ma fanno parte dell'area di libera circolazione Schengen, lo applicheranno.
La Commissione ha affermato che i viaggiatori "possono aspettarsi campagne informative" negli aeroporti e in altri valichi di frontiera dell'UE nei mesi precedenti il lancio.
"Grazie a un'implementazione di sei mesi, gli Stati membri, i viaggiatori e le aziende avranno il tempo di adattarsi al nuovo sistema", ha affermato Brunner.
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Con l'implementazione graduale, gli Stati membri dovrebbero accelerare l'implementazione del sistema in metà dei valichi di frontiera dopo tre mesi e completarne l'implementazione entro sei mesi.
"Il completamento dell'EES potrebbe richiedere qualche minuto in più a ciascun passeggero, quindi preparatevi ad aspettare più a lungo del solito alla frontiera una volta che il sistema sarà attivo", ha affermato il Ministero degli Esteri britannico in un aggiornamento sui viaggi.
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